La Ciclovia dell’Acqua

La Ciclovia dell’Acqua

Con i suoi 21.000 chilometri di sviluppo complessivo, l’Acquedotto Pugliese è l’opera idrica più grande del mondo. Un’impresa colossale che trasferisce acqua e vita dall’Appennino fino al tronco finale del condotto principale che serve la Valle d’Itria dal 1915. Da Caposele (Irpinia) un fiume sotterraneo lungo 244 chilometri riemerge a Monte Fellone (tra Martina Franca e Villa Castelli) da un ciclopico sistema di vasi comunicanti che supera i numerosi dislivelli presenti sul percorso. L’antica viabilità di servizio – perfettamente compatibile col delicato ecosistema della zona – è diventata  la Ciclovia dell’Acqua.

Nel tratto compreso tra l’impianto di sollevamento di  Figazzano e l’incrocio semaforizzato sulla SP 581 Martina-Ceglie si sviluppa il suggestivo percorso di circa 10 Km. che in futuro potrebbero diventare 22 accomodando la restante trama di strade. L’intricato sistema viario ricade nell’ambito del percorso ciclabile n° 11 – Ciclovia degli Appennini di Bicitalia – nella Rete Ciclabile Nazionale e nella Rete Europea Eurovelo.

Realizzata in pietrisco pressato, larga mediamente tre metri, la Ciclovia dell’Acqua è fruibile anche per lunghe passeggiate e trekking leggero su un percorso che comprende cinque ponti canali panoramici da cui è possibile vivere l’esperienza della Valle d’Itria stando al centro dell’azione, in posizione soprelevata. Trulli, masserie, muretti a secco, vigneti, terreni seminativi, frutteti e pascoli in una sequenza totalmente immersa nella natura.